Dell’Osso espone al Centro Pecci di Prato

Dell'Osso Domenico 2011 Centro Pecci Prato Giovanni Veronesi Ceres4Art LIVE l'arte incontra il Rock

In foto: il regista Giovanni Veronesi e il direttore del Museo Marco Bazzini. L‘opera di Dell’Osso esposta dal 16 settembre 2011 presso il Centro Pecci di Prato durante gli eventi Ceres4Art, lo stage del regista Giovanni Veronesi e la mostra “LIVE! l’arte incontra il Rock”.

 

 

 

Categoria: Artisti contemporanei italiani – pop surrealismo.
Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

Aggiornato a ottobre 2016

Articolo: Dell’Osso espone al Centro Pecci di Prato




Dell’Osso sold out a Venezia. Anche Pino Donaggio tra gli acquirenti

Dell'Osso Domenico 2011 corriere della sera pino donaggio galleria l'occhio venezia

A settembre 2011, in una personale di disegni dal titolo “La serenità si costruisce pensando in modo positivo” presso la Galleria L’Occhio a Venezia, tutte le opere di Dell’Osso vengono vendute in un breve lasso di tempo (tra gli acquirenti anche Pino Donaggio)…

tratto dal CORRIERE DELLA SERA.

 

 

 

Categoria: Artisti contemporanei italiani – pop surrealismo.
Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

Aggiornato a ottobre 2016

Articolo: Dell’Osso sold out a Venezia. Anche Pino Donaggio tra gli acquirenti




Dell’Osso al Mambo di Bologna. Telecamere di MTV

dellosso domenico 2011 mambo bologna villa delle rose ceres4art ceres mtv

Dell’Osso espone dal 16 giugno 2011 al Museo Mambo di Bologna presso la sede di Villa delle Rose. Durante la serata sono presenti le telecamere di Mtv, a seguire Dj set Jupiter, His Majestic Andre, Anderedeo e Dj Cashemere.

 

 

 

Categoria: Artisti contemporanei italiani – pop surrealismo.
Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

Aggiornato a ottobre 2016

Articolo: Dell’Osso al Mambo di Bologna. Telecamere di MTV




Dell’Osso espone ad Affordable Art Fair LONDRA 2011

Dell’Osso espone ad Affordable Art Fair LONDRA 2011

Dell’Osso espone ad Affordable Art Fair LONDRA 2011.

 

 

 

Categoria: Artisti contemporanei italiani – pop surrealismo.
Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

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Articolo: Dell’Osso espone ad Affordable Art Fair LONDRA 2011




Dell’Osso e CERES al Lanificio Factory Roma con le telecamere di MTV

Dell'Osso Domenico 2011 Lanificio Factory Roma Ceres MTV Luca Beatrice Valentina Pesati Enrico Tognazzi

In foto: Enrico Tognazzi. Dell’Osso espone dal 19-5-2011 al Lanificio Factory Roma in una mostra a cura di Luca Beatrice per CERES con le telecamere di MTV.

 

 

 

Categoria: Artisti contemporanei italiani – pop surrealismo.
Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

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Articolo: Dell’Osso e CERES al Lanificio Factory Roma con le telecamere di MTV




Dell’Osso invitato a partecipare alla 54° Biennale di Venezia 2011 presso il Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi

dellosso domenico 54 biennale di venezia 2011 vittorio sgarbi padiglione italia

In foto: Dell’Osso e Vittorio Sgarbi.

Biennale di Venezia da vicino: We are what we are di Dell’Osso

…è artista che svetta per tecnica e contenuti per l’altezza di una buona pala eolica sulla testa degli altri suoi compagni di mostra. Non è un caso se molti di loro sono esposti solo nelle case museo delle loro sorelle e, invece, 200 degli acrilici dellossiani costituiscono una foltissima arca di Noè pittorica e stipata, proprio come in un parallelo con l’episodio della Genesi, in una grande nave (in questo caso, non una da diluvio universale, bensì da crociera: la Costa Deliziosa di Costa Crociere).
We are what we are (“Siamo quello che siamo”) rappresenta un paesaggio diviso a metà. Non neoplatonicamente a metà, come in tanti dipinti di dialettica fra Dio e uomo, con un cielo e una terra che lottano per finta in una battaglia pareggiata in partenza. Il paesaggio è diviso bensì fra un settore sinistro, in cui un paesaggio tipico rinascimentale misto roccioso e alberato sta per essere travolto da uno tsunami, e un settore destra, in cui un anziano uomo teledipendente guarda tranquillamente il suo programma preferito, da un piccolo televisore accso giusto sull’asfalto di una strada. Intorno a lui un paesaggio pugliese contemporaneo: tralicci della luce, campi di grano, pale eoliche (ridaje). Al centro di tutto un’apparizione tenta di salvare il salvabile, fra scempio del paesaggio e dell’anima: una specie di Madonna del Parto con capo fiammeggiante, col bambino che invece che starle ancora in grembo, come nell’iconografia pierfrancescana conservata a Monterchi, le penzola fra le gambe dal cordone ombelicale. Un tragico, struggente, pericolosissimo tentativo di ritorno alla natura, nella speranza che il richiamo della foresta non sia troppo in ritardo.
Questo quadro di Dell’Osso solo a uno sguardo superficiale può sembrare solo folle e disturbato. Invece è folle, disturbato e anche profondamente ecologista. Almeno, lo è tanto di più rispetto alla maggior parte delle altre opere selezionate da Vittorio Sgarbi e Toti Carpentieri come attorno a un filo conduttore ambientale. Un criterio, se ve n’era uno, quasi sempre disatteso.
Ora, purtroppo sappiate una cosa. L’omino teledipendente oggetto della (probabile) salvazione mariana, probabilmente, nel corso del tempo, è riuscito anche a farcela, a rinunciare al rapporto così diretto con il mezzo televisivo. Anzi, non escludiamo che se, nell’occasione di We are what we are l’omino fece salva la pelle, potette essere proprio grazie a una sorta di fioretto last minute di rinuncia al piccolo schermo. Dio solo sa che metafore berlusconiane uno potrebbe tirarne fuori.
Ma non è comunque questo il punto. Il punto è che questo dipinto è stato concepito nell’ottobre 2005. Nel febbraio 2006, al secondo tsunami documentato da Dell’Osso, per quanto privo di televisore e dotato di ombrello, l’ominio è purtroppo venuto a mancare, come attesta con pressoché assoluta certezza il quadro qui accanto (concepito appunto in questa seconda data).
Dunque, al netto del toupet di pelo sullo stomaco che avevamo sentito necessario, prima di guardare più vicino questa opera, possiamo dire che fra refusi nelle didascalie (se ci fate caso c’è ancora uno bello grosso in una delle quattro installazioni principali…).
L’acrilico biennallizzato di Dell’Osso è quanto di meglio potete vedere e toccare con mano (sorveglianza zero) alla Biennale dell’asse veneto-salentino. E non lo diciamo solo perché “gli piace vincere facile” o: Dell’Osso è veramente un maestro della sua nicchia e non inserirlo nella selezione del meglio sarebbe stato un errore.

Ex monastero dei Tatini – Lecce.

Articolo: Biennale di Venezia – Dell’Osso invitato a partecipare alla 54° Biennale di Venezia 2011 presso il Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi

 

 

 

Categoria: Artisti contemporanei italiani – pop surrealismo.
Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Biennale di Venezia, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

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Articolo: Dell’Osso invitato a partecipare alla 54° Biennale di Venezia 2011 presso il Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi




Dell’Osso finalista al Premio Arte Laguna 2011, espone all’Arsenale di Venezia e vince due premi speciali

Dell'Osso Domenico finalista premio arte laguna 2011 arsenale venezia

In foto: Dell’Osso e Igor Zanti durante la premiazione.
La collettiva del Premio Arte Laguna, viene mandata in onda su RAI Educational.

…Atmosfere surreali e fantastiche, si mescolano a iconografie di sapore fumettistico e pop, molto vicine alle esperienze low brow. Un modo fantasioso per narrare e superare le disavventure in cui ciascuno può incappare in ogni istante: i sempre ricorrenti, al giorno d’oggi, “imprevisti” o “piccoli incidenti”. Nelle Opere di Dell’Osso c’è un inquietudine sottile, vagamente angosciosa, costantemente contraddetta da una gioia di vivere raffigurata da un’atmosfera di delizia dove tutto è sublime e leggero, e ogni peso viene annullato, ponendo così esseri e cose sullo stesso piano. Nelle sue Opere tutto quel che può far paura all’uomo diviene innocuo; il suo non vuole essere dunque un rapporto tragico (come può apparire in un primissimo momento guardando distrattamente le sue Opere), ma una visione reale dei limiti dell’essere umano, limiti trasformati in gioco tramite l’accettazione del senso di realtà sorretta dall’ironia. L’Ironia, legante fondamentale per rendere possibile la vita con le sue difficoltà, dove anche la comprensione dell’inaspettato, a quel punto si dimostra componente vitale dello sviluppo armonico dell’essere. Spunti grotteschi, fantasie infantili, vissuto, gioie, sofferenze, ecc, si fondono all’interno delle sue stanze (proiezioni interiori dell’uomo), nelle quali, con ottimismo, l’omino affronta giorno dopo giorno, disegno dopo disegno, come in una narrazione a puntate, la moltitudine di situazioni comuni a tutti. L’omino non mostra mai il viso affinché chiunque di noi possa riconoscere il proprio volto nel suo. Con l’ironia e le forme morbide e semplificate dei suoi disegni e dipinti, Dell’Osso trasforma la realtà in una sorta di fumetto, per facilitare (allo spettatore) l’identificarsi nel soggetto, mettendosi in discussione, fino a comprendere come le paure quotidiane, valutandole da punti di vista differenti (come ad esempio prendendo spunto da alcuni titoli), diventino inesistenti e che dunque a volte basta cambiare un piccolissimo pensiero per trasformare un immenso mondo interiore. La serenità si costruisce pensando in modo positivo, questo il messaggio che Dell’Osso vuol trasmettere; qualsiasi situazione (anche negativa) se viene affrontata con ironia, tenacia e forza d’animo, porta ad una maggiore consapevolezza della vita come una cosa stupenda. Nelle sue Opere si rivive un ritorno alla fanciullezza dello spirito che apre la strada verso un’allegria carica di serenità nel rapporto tra l’Io e il mondo circostante e allo stesso tempo densa di elevati livelli di coscienza.

Articolo: Dell’Osso finalista al Premio Arte Laguna 2011, espone all’Arsenale di Venezia e vince due premi speciali

 

 

Categoria: Artisti contemporanei italiani – pop surrealismo.
Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

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Articolo: Dell’Osso finalista al Premio Arte Laguna 2011, espone all’Arsenale di Venezia e vince due premi speciali




Dell’Osso rientra tra i finalisti del Premio Ceres 2011 e nella collezione privata dell’azienda

Dell'Osso Domenico premio ceres luca beatrice valentina pesati

In foto: Luca Beatrice

…La pittura di Domenico Dell’Osso è uno dei più puri ed interessanti esempi di penetrazione della cultura pop surrealist nel panorama artistico italiano.

Ci si rende conto, osservando il suo percorso, come Dell’Osso sia giunto ad una sintesi che l’avvicina molto alle esperienze low brow tipiche di una certa tendenza dell’arte statunitense, prendendo il via da una dimensione puramente italiana.

Una sontuosa e ricercata materia pittorica, avvalorata da un uso sapiente dell’ olio che ritrova le sue radici e crea strettissime connessioni con la tradizione della pittura classica, si unisce ad un tessuto iconografico che presenta tutti gli elementi tipici del pop surrealism americano.

Le tele di Domenico Dell’Osso sono, infatti, permeate da una costante ricerca di magici non sense, calate in una dimensione di surreale straniamento e caratterizzate dalla presenza di personaggi ed elementi feticcio. L’omino solitario-di evidente ispirazione autobiografica- le balene dai tratti infantili, le rocce o il mare- quasi sempre in tempesta- il cielo plumbeo e minaccioso, sono costanti della poetica pittorica della’artista e si ripropongono con ciclicità nelle sue opere, quasi a delineare un percorso che si basa su rimandi velati che tendono a definire una dimensione narrativa complessa e articolata.

Articolo: Dell’Osso rientra tra i finalisti del Premio Ceres 2011 e nella collezione privata dell’azienda

 

 

 

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Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

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Articolo: Dell’Osso rientra tra i finalisti del Premio Ceres 2011 e nella collezione privata dell’azienda




Dell’Osso definito capostipite dei pop surrealisti italiani

Dell'Osso Domenico marzo 2008 inside art pop surrealism definito capostipite dei pop surrealisti italiani igor zanti

Sulla rivista Inside Art di marzo 2011, in un articolo sul pop surrealism internazionale, viene definito da Igor Zanticapostipite dei pop surrealisti italiani in quanto da anni produce una pittura dove tutti gli elementi classici del pop surrealismo sono presenti a tal punto da poterlo definire tale”.

Articolo: Dell’Osso definito capostipite del pop surrealismo italiano

 

 

 

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Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

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Articolo: Dell’Osso definito capostipite del pop surrealismo italiano




Philippe Daverio presenta Dell’Osso alla Triennale di Milano

Dell'Osso Domenico 2011 triennale di milano philippe daverio martina corgnati costa crociere

Dell’Osso fiore all’occhiello della collezione COSTA CROCIERE. Il 23 febbraio 2011 Philippe Daverio e Martina Corgnati presentano alla Triennale di Milano il catalogo “Arte a bordo” che vede Dell’Osso, con due intere pagine dedicategli), fra i 30 artisti di punta della collezione COSTA CROCIERE.

 

 

 

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Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

Aggiornato a ottobre 2016

Articolo: Philippe Daverio presenta Domenico Dell’Osso alla Triennale di Milano




A febbraio 2011 Dell’Osso viene inserito fra le quotazioni nazionali sul Giornale dell’Arte (N°306)

A febbraio 2011 Dell'Osso viene inserito fra le quotazioni nazionali sul Giornale dell'Arte N 306

A febbraio 2011 Dell’Osso viene inserito fra le quotazioni nazionali sul Giornale dell’Arte  (N°306).

 

 

 

Categoria: Artisti contemporanei italiani – pop surrealismo.
Domenico Dell’Osso

Artista italiano, definito dalla critica, capostipite del pop surrealismo italiano, movimento artistico internazionale, conosciuto anche come Lowbrow art, o con il nome di pop surrealism o popsurrealism, corrente che affonda le sue origini nel surrealismo.

Domenico Dell’Osso è celebre anche per essere stato selezionato per le finali dei più importanti premi nazionali come: Premio Arte Laguna, Premio Ceres, Premio Terna, Premio Open- Venezia, Premio Dalla Zorza, Premio Combat Prize… e inoltre per aver vinto il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Pio Alferano, il Premio Zuanazzi…

E’ uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica.

Oltre all’ABI (Associazione Bancaria Itaiana), molte le aziende con cui ha collaborato, tra cui: Universal Music, Ceres, Mondadori, Costa Crociere, Terna, Frankie Garage…

Fra i suoi acquirenti, collezionisti ed estimatori, anche personaggi illustri: Sharon Stone, Luciano Benetton, Urbano Cairo, Michele Santoro, Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Gianmarco Tognazzi, Philippe Daverio, Caparezza, Rocco Siffredi, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Carlo Freccero, Pino Donaggio, Tony Renis, Carlo Marrale, Nicola Porro, Maurizio Solieri, Paolo Migone, Leonardo Manera, Edoardo Winspeare, Pio e Amedeo, Antonio Stornaiolo…

Ad oggi, tra collettive e personali, ha effettuato più di 40 mostre su tutto il territorio nazionale. Oltre che in gallerie private, le sue opere, sono state esposte anche presso l’Arsenale di Venezia, il Museo Mambo- Bologna, Museo Madre- Napoli, Centro Pecci- Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- Torino, Palazzo della Permanente- Milano, Spazio Oberdan- Milano, Teatro dal Verme- Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon- Milano, Palazzo dei Congressi- Roma, Fondazione Cini- Venezia, Centro congressi Roma eventi, ex Convento dei Teatini- Lecce, Arte Fiera- Bologna, Arte Padova, Art Verona, Miart, Artissima…

Aggiornato a ottobre 2016

Articolo: A febbraio 2011 Dell’Osso viene inserito fra le quotazioni nazionali sul Giornale dell’Arte  (N°306)